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È cieca, ma non sbaglia bersaglio: Barbara Contini è campionessa con l’arco

barbaracontiniBarbara Contini, classe 1976, autorevole e storica collaboratrice di Marcovalerio Edizioni, è campionessa italiana di tiro con l’arco nella categoria non vedenti. Una grande soddisfazione per Barbara che si è avvicinata a questo sport solo nel 2008.

La scelta del tiro con l’arco è stata abbastanza casuale. Quando per motivi di lavoro ha dovuto trasferirsi a Milano, lei, abituata agli spazi della campagna robecchese, ha cercato uno sport che la facesse stare all’aperto rivolgendosi all’istituto ciechi. La scelta è ricaduta sull’arco perché, spiega lei stessa, «era l’unico sport in cui le gare si svolgevano insieme alle persone vedenti. Quindi era un momento di inclusione che escludeva il rischio di chiudersi in un microcosmo». Il tiro con l’arco per non vedenti ha le stesse regole dello sport per normodotati; differisce solo per la distanza del bersaglio nelle gare open e per il mirino che non è visivo, bensì tattile: una struttura metallica ad altezza uomo con cui l’atleta si orienta per posizionare piedi e mano. Dopo mesi di allenamenti costanti (3 giorni alla settimana più una gara nel weekend) e di avanzamento nel ranking, la gara decisiva è stata a Capaci, in Sicilia, lo scorso giugno dove, al termine di 72 tiri, Barbara ha ricevuto la medaglia d’oro, distanziando la seconda atleta di oltre 40 punti. Il sogno è ora quello di poter partecipare ai mondiali a Bangkok a fine anno. L’attività di Barbara non si ferma però all’agonismo: è infatti impegnata nelle visite guidate al buio all’istituto dei ciechi di Milano, rappresenta la Fitarco per il settore non vedenti e lo scorso anno si è laureata (studiando mentre già lavorava) in lettere moderne con una tesi in editoria intitolata «Leggere in grande», riguardante le pubblicazioni per chi ha difficoltà visive.

Barbara Contini è stata una grande collaboratrice di Marcovalerio Edizioni e una delle colonne della collana Liberi corpo 18, per la quale ha curato tutte le gestioni dei diritti di riproduzione da parte di altre case editrici italiane e straniere. Salutiamo con orgoglio il suo ennesimo successo.
articolo originale di Mirko Ferrini

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