Descrizione
€ 10,00
Un rabdomante di storie
di Guido Tiberga
capocronaca de “La Stampa”
Marco Giacosa è un rabdomante di storie. Come i cercatori d’acqua si muove per le strade in cerca di istanti di vita da replicare nei suoi scritti, immagini di vita quotidiana capaci di raccontare le metamorfosi di una città meglio di tanti reportage o di qualche pensoso trattato di sociologia.
Alla “Stampa” lo abbiamo scoperto su Facebook, dove pubblica una serie di piccole storie che aveva intitolato “Cose che ho visto oggi”. Un lavoro prezioso ma indefinibile, a mezza via tra la narrativa e il giornalismo migliore, quello che sa vedere e raccontare quello che gli altri non vedono. Perché le storie sono come le sorgenti: sono lì, ma trovarle è difficile, e per tirarle fuori ci vogliono sensibilità e talento.
Gli “articoli” di Giacosa hanno fatto storcere il naso a più di un purista del giornalismo: non hanno notizie, raccontano fatti irrilevanti, non sono retroscena che svelano verità impensate. Ma hanno un pregio raro: la capacità di fotografare, sul web o sulla carta, momenti che tutti viviamo ogni giorno. Sono come certe performance dell’arte contemporanea: quelle che ti fanno dire (dopo) “questo lo saprei fare anch’io”, anche se (prima) non avresti mai pensato neppure che esistessero. Altro che poterle fare anche tu.
I racconti di questo libro non sono articoli di giornale. Non sono reali. Non sono istantanee rubate alla vita, ascoltando dialoghi sulla metropolitana o in qualche pittoresco negozio di San Salvario, il quartiere multietnico di Torino dove l’autore vive da anni.
Sono fiction, ma non sono fuori dalla realtà. Le situazioni paradossali, gli intrecci complicati, le situazioni sorprendenti sono figlie della capacità di osservare la vita, senza giudicare e senza stupirsi. Sono storie: erano lì, e il rabdomante le ha trovate.
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