AA.VV.
La cessione di Nizza e Savoia alla Francia
Riflessioni a 150 anni (1860 – 2010)
due volumi

 58,00

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Descrizione

€ 58,00



A cura di Gianfranco Billotti e Giuseppe Busso

L’opera, in due volumi, raccoglie gli atti del convegno omonimo, realizzato e organizzato dal Coordinamento regionale piemontese UNITRE, nell’ambito delle iniziative per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

Visita il sito dell’iniziativa all’indirizzo www.centocinquantanni.it

Il Trattato di Torino nel 24 marzo 1860 sancì l’annessione della Contea di Nizza e della Savoia alla Francia.

In seguito agli accordi di Plombiéres nel luglio 1858, il primo ministro del Regno di Sardegna Cavour promise all’imperatore francese Napoleone III la cessione della Savoia e di Nizza in cambio dell’appoggio francese alla politica di unificazione italiana condotta dalla monarchia sabauda.

Nel giro di pochi mesi, nel corso della Seconda guerra di Indipendenza, le truppe franco-piemontesi inflissero sconfitte all’esercito austriaco a Magenta e Solferino; il successivo armistizio di Villafranca obbligò l’Austria a cedere la Lonbardia alla Francia, che la girò al Regno di Sardegna. In compenso, Napoleone III chiese la Savoia e Nizza, come precedentemente promesso.

il 24 marzo 1860 venne perciò siglato il Trattato di Torino, col quale il Piemonte acconsentiva alla cessione degli antichi territori sabaudi, da confermare mediante plebiscito; nel contempo le truppe piemontesi iniziarono a ritirarsi dalla Savoia e da Nizza.

Il trattato venne reso pubblico il 30 marzo successivo e, il primo aprile, Vittorio Emanuele II lo proclamò alle popolazioni di Nizza e della Savoia.

Lo svolgimento delle votazioni diede l’esito preparato a tavolino e non ci si poteva aspettare, sotto un’attenta regia già francese, con la collaborazione piemontese e la larvata pressione di truppe oltralpine ufficialmente di passaggio dalla Savoia e da Nizza per il rientro in Francia, che ne desse uno diverso.

Da più parti si sottolineò l’irregolare svolgimento delle votazioni, che diedero un risultato favorevole all’annessione estremamente uniforme. D’altronde la decisione era già stata presa: la democrazia faceva le sue prime mosse.

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