Emilio Carlo Corriero
Nietzsche. Oltre l’abisso
Declinazioni italiane della “morte di Dio”

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pagine 294

Prefazione di Gianni Vattimo

“In realtà, noi filosofi e ‘spiriti liberi’, alla notizia che il ‘vecchio Dio è morto’, ci sentiamo come illuminati dai raggi di una nuova aurora; […] finalmente possiamo di nuovo sciogliere le vele alle nostre navi, muovere incontro a ogni pericolo; ogni rischio dell’uomo della conoscenza è di nuovo permesso; il mare, il nostro mare, ci sta ancora aperto dinanzi, forse non è ancora mai stato un mare così «aperto».”

Esiste, dopo Nietzsche, un’apertura ontologica che ‘recuperi’ se stessa sull’abissale Libertà originaria? è questa la via di uscita che l’Autore propone per l’uomo post-nichilista.

Emilio Carlo Corriero è nato a Torino nel 1978. Laureato in Filosofia teoretica, si occupa prevalentemente di Nietzsche e dell’idealismo tedesco.

 

Nel dopo-seconda guerra mondiale, accostarsi all’opera di Nietzsche richiedeva una sostanziale ripulitura dai nefasti travisamenti che avevano offuscato la figura del filosofo sassone, facendone il precursore e l’ideologo del nazionalsocialismo. Fu proprio nell’ottica di una ‘denazificazione’ dell’opera di Nietzsche che l’edizione critica Colli-Montinari contribuì a rendere maggiormente fruibile il pensiero del filosofo nel dibattito culturale italiano.
Anche se la rivendicazione di inattualità delle tesi politiche di Nietzsche sembrava essere uno dei presupposti necessari alla rilettura dell’opera, le maggiori interpretazioni (Masini, Vattimo, Cacciari, Severino) che sin dagli anni Sessanta prorompono nel dibattito filosofico italiano sono tutte tese alla rivalutazione dell’attualità politica, però di segno opposto, degli aforismi nietzscheani. In virtù di ciò si potrebbe parlare di una Nietzsche-Renaissance di Sinistra, anche se l’espressione risulterebbe certamente riduttiva.
Cardine e punto di svolta delle letture italiane, che appaiono debitrici delle sollecitazioni di Loewith, Jaspers, Bataille, ma soprattutto di Martin Heidegger, è senz’altro l’idea della ‘morte di Dio’. Tutte le intepretazioni italiane sembrano ruotare attorno al baratro aperto dall’esaurirsi della volontà di potenza che ha deciso la struttura metafisica e che si riassume nel fondamento rappresentato da Dio, e tutte cedono dinanzi all’oltre che si affaccia dall’abisso.
La svolta proposta è quella di intendere quell’oltre come il fondamento che si nega sempre come tale, che dunque esorbita dall’ottica banalmente metafisica senza abbandonarsi alla deriva nichistica nella quale solitamente si relega il pensiero di Nietzsche. Se il fondamento si offre e si coglie, dopo la ‘morte di Dio’, come l’assoluta libertà di donare senso ai frammenti dell’esistente, il nichilismo è vinto nella decisione di fondare un sempre nuovo Inizio.

La prefazione di Gianni Vattimo.

“Lungi dall’essere una pura e semplice bibliografia ragionata – che del resto sarebbe un merito non indifferente – delle Nietzsche-Studien italiane degli ultimi decenni, l’opera di Corriero ha il respiro di un vero e proprio panorama di una grande parte della filosofia recente del nostro paese, e può contribuire in modo significativo al dibattito teorico su questioni e possibilità ancora largamente aperte.”

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